sabato 7 novembre 2015

Acer, un marchio decisamente poco affidabile

Il mio primo PC Acer M5610
Alcuni anni fa, correva l'anno 2008, mi è capitato di acquistare un PC Acer. Ciò nonostante gli unici Acer con cui fossi entrato in contatto (uno in ufficio e uno a casa di un amico) presentassero evidenti problemi di funzionamento. Successivamente ho visto anche il portatile Acer di un altro amico, sempre con problemi (sarò sfortunato).



La mia scelta cadde su un Aspire M5610, pagato 599,00 euro. Inizialmente tutto bene. Ero felicissimo del mio acquisto, salvo scoprire che una porta USB non funzionava ma pazienza. Premetto che il PC era collegato a un piccolo gruppo di continuità, quindi più che protetto. Nel giro di pochi mesi il PC si guasta completamente e diventa impossibile ripristinarlo. Va e torna nel giro di un mese dall'assistenza, ma dopo un mese si guasta di nuovo. Questa volta torna con un porta USB non funzionante e lo rimando in assistenza. Va avanti così per un anno con il PC via in assistenza per 6 volte, e ogni volta via per un mese. La riparazione sempre la stessa, riportava la sostituzione della scheda madre. Io inizio a sospettare dell'alimentatore che forse brucia la scheda madre, ma lascio la cosa agli esperti dell'assistenza. Alla fine, senza dirmi nulla, mi mandano un PC nuovo.
Acer Aspire M3800 sostituto
dell'irriparabile M5610
Arriva un M3800 anche lui molto bello. E così mi sono trovato con un processore più recente, windows 7 al posto di vista... una piacevole sorpresa. Dopo un anno di funzionamento più o meno regolare, il PC inizia a bloccarsi. Si freeza poco dopo l'avvio, però insistendo con accensioni e spegnimenti si mette in moto e funziona. Provo a cambiare la batteria tampone, quella da 3V e il PC torna a fuzionare. Noto però che il PC presenta più facilemtne il problema se ci sono porte USB impegnate (stampante, HD esterno, webcam, chiavette). Quindi mi rassegno a vivere con il PC scollegato da periferiche. In realtà i miei sospetti ricadono sull'alimentatore e sulla sua incapacità di alimentare più elementi. Guardandolo si tratta di un alimentatore FSP da 250W. Non ho la possibilità di averne uno in prestito e non avendo la certezza continuo a vivere periodi di normale funzionamento e periodi di freeze improvvisi appena accendo il PC, salvo sostituzione della batteria tampone e rinunciando alle periferiche.

Anno 2015, arriva Windows 10 e si ripresentano i freeze a un paio di mesi dall'installazione. Questa volta però appare la schermata blu di windows, che segnala ogni volta un problema diverso. Una volta è il kernel, una volta è USB, un'altra la RAM. E i blocchi peggiorano giorno dopo giorno, tanto che occorre spegnere brutalmente e riaccendere ache 5 o 6 volte prima che il PC decida di funzionare senza interruzione. Questa volta però, prima di procedere alla solita sostituzione della batteria tampone, che ha meno di un anno, riesco ad avere in regalo da un amico un alimentatore Trust non recentissimo da 420W. Lo sostituisco e ... problema risolto. E' già da un po' che l'ho montato ed ho collegato al PC tutte le periferiche USB che possiedo ma dei freeze nessuna traccia e senza sostituire la batteria tampone.

Segnalo questa cosa perchè in internet ci sono tanti che si lamentano delle schermate blu con KERNEL_DATA_INPAGE_ERROR o PAGE_FAULT_IN_NONPAGED_AREA o USB_BUG_CODE, e si può essere portati a dubitare di RAM, scheda madre o problemi software. Invece difronte a PC probabilmente tirati al risparmio può trattarsi solo di un alimentatore, forse sottodimensionato o mezzo scassato, incapace di alimentare correttamente il PC e che genera freeze e schermate blu sempre diverse.